Massimo Melicchio – Mostra Topolino and firends

Sabato 6 luglio 2024 ore 18:00

Presso Palazzo Patrizio – Centro storico di Maierà (CS)

Presentata da Galleria e Dimora d’Arte Ellebi

Piazza Ortale n. 20 – Cosenza

visita mostra su appuntamento

tel. 349-5756593

tel. 380-7777521

www.galleriaellebi.com

La Galleria d’arte Ellebi presenta, presso gli spazi di Palazzo Patrizio, sede del Museo del Peperoncino, e del Comune di Maierà la mostra di Massimo Melicchio dal titolo Topolino and friends. L’evento, dopo il grande successo al BoCS Art Museum di Cosenza, diventa itinerante ed approda nella splendida cornice del comune di Maierà.

 

Tra installazioni ed opere estroflesse che si snodano lungo le sale del Palazzo, la mostra rende omaggio ai grandi esponenti artistici del nostro tempo dando nuova vita a un simbolo dell’immaginario collettivo come Topolino, icona su cui Melicchio ha iniziato a lavorare in occasione del centenario della fondazione della Disney e dei relativi eventi organizzati nell’orbita del Festival del disegno Fabriano All Around 2023, trasformandola in una tela vivente in cui particolari delle opere dei grandi artisti si fondono con la sua immagine.

 

Se Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia legava l’origine della pittura alla volontà di tracciare la sagoma della persona amata su una superficie, l’artista interpreta in modo audace questa affermazione, rendendo il profilo di uno dei personaggi Disney più amati e conosciuti al mondo un canale attraverso il quale celebrare i suoi “friends” nel campo dell’arte contemporanea.

 

Nei lavori esposti prendono vita frammenti di opere emblematiche di grandi artisti: l’essenza di Andy Warhol si fonde perfettamente con l’immaginario pop del personaggio; i sogni surreali di René Magritte aggiungono profondità e mistero; i tagli distintivi di Lucio Fontana reinventano lo spazio, mentre Picasso, rivoluzionario dell’arte, si unisce al gioco, portando nuove sfaccettature al nostro eroe.

L’artista crea un dialogo eloquente sfidando le convenzioni e suggerendo che l’arte può nascere da qualsiasi fonte di ispirazione. La mostra Topolino and friends è un’ode all’amicizia tra arte e cultura pop, un invito a riflettere sulla continua evoluzione dell’arte e sulla sua capacità di connettere il passato con il presente. Attraverso la sua creatività ci invita a esplorare le connessioni tra queste due sfere e a riflettere sul potere dell’arte di trasformare e unire mondi diversi. Melicchio trasforma Topolino in un ambasciatore tra queste due realtà, dimostrando che l’arte non conosce limiti né confini e che può essere una forma di espressione universale e senza tempo.

Per l’occasione, inoltre, Melicchio ha reso omaggio altresì all’elemento principe della cucina calabrese, il peperoncino, realizzando opere, bag e serigrafie dedicate.

 

La mostra sarà inaugurata sabato 6 luglio 2024 alle ore 18:00 presso Palazzo Patrizio, alla presenza del Sindaco di Maierà Ivano Russo, del Presidente dell’Accademia italiana del Peperoncino di Diamante Enzo Monaco e della gallerista Claudia Sirangelo della Galleria Ellebi.

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Massimo Melicchio – Topolino
Massimo Melicchio – Topolino
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Giuseppe Gallo – OH VOCAZIONE 2021
Giuseppe Gallo – DE RERUM NATURA 2021
Giuseppe Gallo – DUPLICE MOVIMENTO DELLE COSE 2022
Giuseppe Gallo – NAAMAN IL SIRO 2022
Giuseppe Gallo – CAMPANELLA 2014
Giuseppe Gallo – GIORDANO BRUNO 2014
Giuseppe Gallo – TELESIO 2014
Giuseppe Gallo – IL DUBBIO FORMALIZZATO DIVENTA CERTEZZA 2014
Giuseppe Gallo – SFERA E CUBO 2015
Giuseppe Gallo – SENZA TITOLO 2015
Giuseppe Gallo – FEDERICO II 2014
Giuseppe Gallo – ALCESTA 2015
Biografia

Giuseppe Gallo nasce a Rogliano (CS) nel 1954. Vive e lavora a Roma dal 1976, anno in cui inaugura la prima personale presso la Galleria Ferro di Cavallo. Nel 1979 approda in ambito internazionale con Europa ’79 a Stoccarda. In questi anni stabilisce il suo studio nell’ex-pastificio Cerere, quartiere San Lorenzo. Durante tale periodo si moltiplicano le iniziative nazionali ed internazionali:
varie esposizioni presso la Galleria Ferranti di Roma; rassegne al Groninger Museum a Groningen; alla Haus am Waldsee a Berlino nel 1981; l’esordio a New York con la Annina Nosei Gallery nel 1983, la partecipazione alla collettiva Atelier a cura di Achille Bonito Oliva nel 1984, L’Italie aujourd’hui/Italia oggi a Nizza e la mostra Anniottanta a Bologna nel 1985. Nello stesso anno è invitato a partecipare alla XIII Biennale de Paris.

Tra il 1986 e il 1992 si susseguono cinque personali: Sperone Westwater a New York con il catalogo scritto da Giorgio Agamben;
L.A. Louver di Venice; Akira Ikeda a Tokyo; Gallerie Di Meo a Parigi e Galleria Triebold a Basilea. Partecipa alla Biennale di Venezia
sia nel 1986 che nel 1990 con una sala personale presso il Padiglione Italia.

Nel 1990 inaugura la mostra Giuseppe Gallo. Oh Vocazione allestita prima a Roma, presso la Galleria Gian Enzo Sperone, e successivamente a Milano presso la Galleria Claudia Gian Ferrari Arte Contemporanea, dove esporrà nuovamente nel 1995 con la personale Giuseppe Gallo. Con le unghie della purezza. Risalgono al 1989 e 1993 due personali presso la Galleria di Alessandro Bagnai a Siena: Gallo è pazzo e Giuseppe Gallo. Danza armonia sui volti/sfiora le ciglia/e fermati sulle labbra di chi ride. Nel 1998 presenta la personale Tempus edax rerum. Seven Sculptures Measuring Time and Gallo’s Twenty-four Hours a Vienna, presso la
Galerie Ernst Hilger, e successivamente a Parigi presso la Galerie Di Meo. Nel 2001 presenta al Museo di Rende, sua terra di origine, Prova generale, un’analisi della sua intera attività, a cura di Achille Bonito Oliva, con la direzione generale di Tonino Sicoli;
l’anno successivo inaugura una mostra-allestimento presso la Fondazione Volume! di Roma, e nel 2004 dedica alle sue sculture la retrospettiva Percorso amoroso presso la Galleria Civica di Spoleto, a cura di Giovanni Carandente. Dal 2005 al 2006, si susseguono una serie di esposizioni personali, quali Mito-Rito-Sito a cura di Rolf Lauter e Mirta D’Argenzio (Galleria dello Scudo, Verona) e Gioco felice di un suonatore di tamburi (Galleria d’arte Emilio Mazzoli, Modena). Nel 2007 gli viene dedicata una personale al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, a cura di Danilo Eccher, dove vengono ripercorsi i 25 anni della sua produzione
artistica. L’anno seguente inaugura un’ampia rassegna, a cura di Inge Herold e Danilo Eccher, dedicata al suo lavoro presso la
Kunsthalle di Mannheim. Del 2008 è la personale Giuseppe Gallo. Symphonie en trois mouvements, presso la Galerie Di Meo a Parigi. Tra il 2009 e il 2010 partecipa a numerose collettive in importanti musei e spazi pubblici italiani quali: Italia Contemporanea.
Officina San Lorenzo al MART -Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Gli anni 80. Una prospettiva italiana, alla Villa Reale di Monza; Keep your seat: stai al tuo posto alla GAM –Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Il Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno gli dedica una personale nel 2010, La leggerezza dell’incoscienza; è del 2013 la personale Prismi all’Oratorio di San Rocco di Padova; mentre nel 2014 viene inauguratala mostra Gallo morto per amore –piccole sculture corpo a corpo a Bibo’s place, Todi. Nel 2015 sono tre le personali a lui dedicate: Il Quinto Quarto, in occasione dei dieci anni della Fondazione Pastificio Cerere, Rettangoli Aurei alla Galerie Italienne di Parigi e Una notte ho provato a uccidere un sogno. Da allora non mi sono più svegliato presso il Castello Normanno-Svevo di Cosenza.

Le opere di Giuseppe Gallo fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche quali il Moma di New York, il Museum Modern Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, il Contemporain Midi Pirenées di Toulouse, il Groninger Museum, il Fukuyama Museum of Art, il Museum Biedermann di Donaueschingen, il MART di Rovereto, la GAM di Torino e il Parkview Green Museum di Pechino.

Lorenzo Madaro (1986) è curatore d’arte contemporanea e docente di Storia dell’arte e Fenomenologia delle arti contemporanee nell’Accademia di Belle Arti di Lecce. Dopo la laurea magistrale in Storia dell’arte ha conseguito il master di II livello in Museologia, museografia e gestione dei beni culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È critico d’arte dell’edizione romana di Repubblica e di Robinson; collabora anche con Artribune, Espoarte, Atp Diary e altre riviste ed è consulente del Polo biblio-museale di Lecce.

Tra le mostre recenti curate, Umberto Bignardi. Sperimentazioni visuali a Roma (1963-1967) (Galleria Bianconi, Milano 2020); Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro (Galleria Fabbri, Milano, 2019); ‘900 in Italia. Da De Chirico a Fontana (Castello di Otranto, 2018); To Keep At Bay (Galleria Bianconi, Milano 2018); Spazi igroscopici (Galleria Bianconi, Milano 2017); Mario Schifano e la Pop Art italiana (Castello Carlo V, Lecce, 2017); Edoardo De Candia Amo Odio Oro (Complesso monumentale di San Francesco della Scarpa, Lecce, 2017); Natalino Tondo Spazio N Dimensionale (Galleria Davide Gallo, Milano, 2017); Andy Warhol e Maria Mulas (Castello Carlo V, Lecce 2016), Principi di aderenza (Castello Silvestri, Calcio – Bergamo 2016); Spazi.

Il multiverso degli spazi indipendenti in Italia (Fabbrica del Vapore, Milano 2015). È direttore artistico del progetto europeo CreArt. Network of cities for artisticcreation per il Comune di Lecce. Ha pubblicato diversi cataloghi, saggi e contributi critici su artisti del Novecento e della stretta contemporaneità.

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